terrina

Pizziccull’ova

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

pizzacculoviTECNICHE DI LAVORAZIONE: In una terrina sbattere 6 uova. Aggiungere lo zucchero ed il latte e successivamente, il lievito, lo strutto e la vaniglia. Setacciare la farina e lasciarla cadere a fontana sulla spianatoia. Disporre al centro l’impasto precedente. Impastare delicatamente, formare una pasta e lasciarla riposare per circa 6 ore, impastare ancora velocemente e formare delle pagnottelle adatte “pupille” e sistemare nel centro delle uova fresche, pressando lievemente. Lasciare riposare le forme per altre 4 ore. Ungere d’olio le teglie, infarinare e disporre le forme. Passare in forno a 200°C per il tempo necessario.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Tutto l’anno.

CONSERVAZIONE: Circa 20 giorni.

territorio = CS

INGREDIENTI UTILIZZATI: Farina, zucchero, uova, lievito, strutto, latte e vaniglia.

FORMA: Ovale.

DIMENSIONI MEDIE: Varie.

PESO MEDIO: 100 gr.

SAPORE: Dolce.

ODORE: Delicato.

COLORE: Giallo.

AREA DI PRODUZIONE: Amantea – Belmonte Calabro (CS).Prodotto tradizionale della pasticceria familiare e aziendale del basso tirreno cosentino.

Pitta ‘mpigliata o ‘mbigliulata (Pitta ‘nchiusa, Pitta ccu passuli)

pitta ‘nchiusa

Sono state trovate tracce di questo dolce nuziale in un documento notarile che risale al 1728. Si tratta di un contratto di matrimonio stipulato tra i coniugi Giaquinta di San Giovanni in Fiore che acconsentono di dare in sposa la propria figlia al possidente Battista Caligiuro, alle condizioni che: “…a far la bocca dolce ai commensali penserà la famiglia dello sposo, che a fine pranso dovrà offrire la pitta ‘mpigliata preparata anzitempo curando che la pitta sia di finezza giusta…”.

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