Miele di arancio calabrese

Miele di arancio
Miele di arancio

La denominazione generica di “agrumi” viene in genere preferita a quella specifica (arancio, limone, clementine) sia perché a livello analitico risulta impossibile discriminare la specie di provenienza, sia perché si tratta di mieli di effettiva provenienza mista. All’esame visivo questo miele cristallizza spontaneamente alcuni mesi dopo il raccolto. L’odore è di media intensità con caratteristiche note floreali che ricordano i fiori di zagara. Con il tempo si sviluppa un odore meno floreale, più fruttato simile a quello della marmellata di arancio.

Il consumo di miele in Calabria era destinato essenzialmente alle ricorrenze poichè il miele veniva utilizzato per la preparazione di dolciumi tradizionali (pignolata, mustaccioli di Soriano, ecc.). Nella cultura contadina veniva usato a scopo medicinale e terapeutico per curare ad esempio le affezioni bronchiali. Nella tradizione calabrese il miele era conosciuto come tale mentre,  la caratterizzazione dei mieli monoflora è subentrata in anni più recenti. Anticamente l’unica distinzione che veniva fatta era tra mieli “chiari” (agrumi, millefiori) e mieli “scuri” (castagno, melata, eucalipto). Le arnie, detti “bugni villici” erano ricavate da tronchi di alberi o “si fabbricavano con vimini di salice intrecciati” come è riportato anche ne De re rustica di Columella. Dalla “pitta” (cioè il favo di miele) che si formava, si procedeva all’estrazione del miele che avveniva per torchiatura (torchi a mano).

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Artigianale e industriale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Prima dell’introduzione delle arnie a favo mobile (introdotte agli inizi del ‘900), l’estrazione del miele avveniva tramite torchiatura. Oggi l’estrazione avviene per centrifugazione.

Le principali fasi di lavorazione sono:

  • disopercolatura manuale o meccanica;
  • estrazione con smielatori radiali meccanici;
  • filtrazione meccanizzata;
  • decantazione (circa 15 giorni);
  • confezionamento in vasetti di vetro (da 50 a 1000 grammi).

Poichè normalmente non si effettua pastorizzazione o altri trattamenti termici, la maggior parte del miele prodotto in Calabria, si può definire vergine integrale.

PERIODO DI PRODUZIONE: Da aprile a maggio.

CONSERVAZIONE: Fino a 2 anni.

territorio = TUTTE

PESO MEDIO: Delle confezioni in vasetto da 50 a 1000 grammi.

SAPORE: Dolce.

ODORE: Fragrante e fresco.

COLORE: Dal giallo paglierino al bianco (riferito allo stato cristallizzato).

AREA DI PRODUZIONE: Piana di Gioia Tauro (RC), Sibaritide (CS), Piana di Lamezia (CZ), fascia Jonica costiera.

Miele di arancio calabrese

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