Miele di Fichi (Mele ‘i Ficu)

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Eclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Si mettono a bollire dei fichi freschi in pentoloni appena ricoperti di acqua. Una volta ultimata la cottura, i fichi vengono scolati, posti a sgocciolare e premuti manualmente per favorire la fuoriuscita degli umori zuccherini. Si rimette quindi a bollire lo sciroppo finchè non si riduce di 2/3.

PERIODO DI LAVORAZIONE:  Da agosto a settembre.

territorio = TUTTE

INGREDIENTI UTILIZZATI: Fichi, acqua.

FORMA: Semi liquido.

SAPORE: Molto dolce.

ODORE: Intenso di fichi.

COLORE: Ambrato.

tradizione = Sui fichi di Calabria così si è espresso molto significativamente l’Abate Gioacchino da Fiore: “Nientemento più prezioso, e per la copia, e per la perfezione egli è il raccolto dei fichi. Principia egli nel mese di giugno e si allunga fino all’altro di dicembre, sempre l’une succedono all’altre …. nere, bianche, altre brune, altre rossaccie, tutte però così dolci, che filano dalla creduta bocca stille di miele, e come se per filarlo non bastasse una sola apertura sul capo, sovvente ancora si stracciano per i fianchi”.Il miele dei fichi viene solitamente utilizzato nella preparazione di dolci e frittelle natalizie. Inoltre, aggiungendo il miele di fichi alla neve, si ottiene un ottimo gelato detto arabicamente “scirubetta”.Esiste documentazione che comprova la tradizionalità del prodotto presso testi di cucina calabrese.

Miele di Fichi (Mele ‘i Ficu)

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