Broccoli di rapa

Il broccolo fritto si abbina particolarmente al gusto piccante e a vini rossi locali.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Il broccolo ramoso verde calabrese o broccolo di rapa costituisce una tipologia varietale. Appartenente alla famiglia del cavolo broccolo costituisce infatti il biotipo locale (cultivar meno resistene al freddo). La pianta ha un’altezza di 50-70 cm. foglie numerose, con lembo stretto e bordo crenato, produce un’infiorescenza principale di colore verde intenso, del diametro di 5-6 cm. e dopo la raccolta di questa anche numerosi getti ascellari di minore dimensione. Viene coltivato come produzione precoce nei mesi di novembre-dicembre e come produzione tardiva (più adatta alla lavorazione e conservazione) nel mese di febbraio. Si coltiva prevalentemente nelle aree di pianura e collinari, dove viene seminato entro luglio o trapiantato entro 40 giorni dalla semina. La densità di impianto è da 2 a 3,6 piante per mq. Fabbisogni nutritivi: indicativamente i rapporti di asportazione è di 1:0,1:1,5 tra azoto, fosforo e potassio. La Valle del Crati costituisce uno dei principali centri di produzione.

MATURAZIONE STAGIONATURA DEL PRODOTTO: è raccolto dopo circa 60 giorni dal trapianto nella varietà precoce, e dopo 100-120 giorni in quelle tardive, prima che l’infiorescenza cominci ad allentarsi e che i singoli fiori inizino ad evidenziarsi. Si raccolgono sia le infiorescenze che le foglie.

CONSERVAZIONE: avvolto in polietilene alimentare si conserva in frigo ad una temperatura di 0°C per alcune settimane. Per la lunga conservazione è preferibile la surgelazione. Il prodotto è conservato, previa lavorazione, anche sott’olio.

territorio = TUTTE

tradizione = Particolarmente coltivato sin dai tempi antichi nella Valle del Crati, il suo utilizzo nella cucina tradizionale è molteplice.Il prodotto è consumato fresco previa cottura prevalentemente come contorno a piatti tipici locali o in ripieni; conservato sott’olio (dopo essere stato sbollentato in acqua, sale ed aceto) è usato come antipasto o contorno.

ricette = Salsiccia e broccoli di rapa.

Biondo tardivo di Trebisacce o Biondo comune (Purtugallu)

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Vengono effettuate le tecniche di lavorazione e coltivazione utilizzate in genere in agrumicoltura.

MATURAZIONE STAGIONATURA DEL PRODOTTO: Il frutto viene mantenuto sulla pianta fino a giugno-luglio senza che le caratteristiche organolettiche subiscano danni.

territorio = CS

FORMA: Tondeggiante schiacciata ai poli.

DIMENSIONI MEDIE: 60 mm.

PESO MEDIO: Gr. 250.

SAPORE: Fortemente dolce.

ODORE: Tipico e gradevole.

COLORE: Arancio.

AREA DI PRODUZIONE: Alto jonio cosentino.Il biondo tardivo di Trebisacce è presumibilmente un clone che viene coltivato nei “giardini” di Trebisacce, così detti perchè ospitano, dalla fine del 1800, piante sempreverdi a fiori profumati. Nell’area dei “giardini” esite una sistemazione a terrazze molto ampie, con muretti a secco, che degradano dolcemente verso il mare. La particolare caratteristica dell’ecosistema è determinata dall’orografia del territorio che origina un microclima particolarmente adatto alla coltivazione di questo agrume con scarsissimi rischi di gelate primaverili.Il frutto, di forma tra lo sferico, leggermente schiacciato, e l’ovale, ha come particolarità, che lo rende tradizionale e unico, l’elevato contenuto in succo vitaminico e un ottimo grado zuccherino. Unico elemento poco apprezzato, ma tipico, è quello della presenza di molti semi.La sua tardività, che si protrae fino al mese di luglio, è un elemento determinante a livello di preferenzialità di coloro che lo gustano come frutto fresco, oltre che per le succose spremute.Le particolari condizioni microclimatiche, dell’alto ionio cosentino, conferiscono al prodotto una qualità organoletticamente superiore a quella di altri agrumi prodotti in regione.

Asparago selvatico della Calabria

MATURAZIONE STAGIONATURA DEL PRODOTTO: Fioritura da maggio a giugno.

territorio = TUTTE

FORMA: Fusto eretto molto ramificato.

DIMENSIONI MEDIE: Altezza da 30 a 150 cm.

SAPORE: Amarognolo.

ODORE: Tipico.

COLORE: Verde intenso; bacche rosse e carnose con semi di colore nero.

tradizione = L’Asparagus acutifolius, è una specie diffusa nei pascoli, negli incolti, nei cespugli e nelle macchie delle zone di pianura, fino alle zone di montagna della Calabria.E’ una pianta erbacea perenne, rizomatosa. Dal rizoma in primavera nascono i germogli commestibili che, se non raccolti daranno origine ai nuovi fusti. Le foglie sono ridotte a semplici scaglie e quelle che sembrano foglie in realtà sono rami.L’Asparago selvatico in Calabria viene utilizzato come pianta commestibile ed in fitoterapia per le sue proprietà depurative. Le parti utilizzate sono i nuovi germogli primaverili per intero che freschi vengono lessati per la preparazione di frittate, contorni e antipasti. In alcune zone della Calabria vengono conservati sott’olio.La presenza allo stato selvatico di questa pianta è testimoniata anche delle citazioni contenute nel “Dizionario etimologico del dialetto calabrese” di G.B. Marzano, 1928.

Amarene sciroppate

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Manuale e meccanizzate.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Le amarene, lavate e lasciate asciugare, intere o snocciolate (a mano o meccanicamente) sono zuccherate in rapporto 1/0,8 (ad ogni Kg. di prodotto si aggiungono 800 grammi di zucchero). Il prodotto, in contenitori coperti, è sottoposto a periodici mescolamenti per 24 ore; poi si pone in vasi di vetro richiusi con cura. Si lascia per 40 giorni al sole ed è pronto all’uso. Le amarene si consumano tal quale; lo sciroppo si allunga con acqua e si usa in estate per bevande fresche e dissetanti.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Da maggio a settembre.

MATURAZIONE STAGIONATURA DEL PRODOTTO: 40 giorni.

CONSERVAZIONE: In luogo fresco e asciutto a temperatura ambiente lontano da fonti luminose.

territorio = TUTTE

INGREDIENTI UTILIZZATI: Amarene fresche integre e snocciolate.

FORMA: Sferica o schiacciata.

DIMENSIONI MEDIE: Varie.

SAPORE: Dolce.

ODORE: Intenso e zuccherino.

COLORE: Vinacce.

tradizione = Prodotto tipico della tradizione calabrese riferito all’area di coltivazione collinare e montana.Esiste documentazione che comprova la tradizionalità del prodotto presso testi di cucina tipica calabrese e di storia delle tradizioni popolari.

 

‘a Maritata

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Miste.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: La cipolla sbucciata e tagliata grossolanamente è posta sotto sale in contenitori di terracotta dopo 8 giorni viene sgocciolata e triturata finemente; poi si aggiunge il peperoncino rosso macinato, il rosmarino e l’olio extravergine di oliva. La salsa viene messa in contenitori di vetro e, successivamente, pastorizzata.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Dal mese di maggio al mese di agosto.

MATURAZIONE STAGIONATURA DEL PRODOTTO: La maturazione avviene in 8 giorni, durante la lavorazione del prodotto.

CONSERVAZIONE: Tramite pastorizzazione, si fa bollire il vasetto in appositi contenitori in acqua bollente fino ad una temperatura di 100°C.

territorio = CS

INGREDIENTI UTILIZZATI: Cipolla rossa di Amantea, peperoncino, olio extra vergine di oliva, rosmarino e sale.

PESO MEDIO: 300 gr. per confezione.

SAPORE: Medio-piccante.

ODORE: Intenso.

COLORE: Rosato.

tradizione = E’ un prodotto tradizionale del  basso tirreno cosentino.Esiste documentazione che comprova la tradizionalità del prodotto presso ricette di cucina tipica.

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