Vini Cirò
CONSORZIO DI TUTELA: Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione dei vini di Cirò D.O.C. e Melissa D.O.C. con sede in Cirò Marina (KR) – Via Anna Frank.
lavorazione = Le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti destinati alla produzione dei vini “Cirò” rosso, rosato e bianco devono essere quelle tradizionali della zona e, comunque, atte a conferire alle uve e ai vini specifiche caratteristiche di qualità.I sesti d’impianto, le forme di allevamento e i sistemi di potatura devono essere quelli generalmente usati o comunque atti a non modificare le caratteristiche delle uve e dei vini. E’ vietata ogni pratica di forzatura.La resa massima di uva ammessa per la produzione dei vini “Cirò” rosso e rosato non deve essere superiore ai q.li 115 per ettaro di vigneto in coltura specializzata. La resa massima di uva ammessa per la produzione del vino “Cirò” bianco non deve essere superiore ai q.li 135 per ettaro di vigneto in coltura specializzata. Fermi restando i limiti sopra indicati, la resa per ettaro in coltura promiscua deve essere calcolata, rispetto a quella specializzata, in rapporto all’effettiva superficie coperta della vite. A detti limiti, anche in annate eccezionalmente favorevoli, la resa dovrà essere riportata attraverso un’accurata cernita delle uve purché la produzione non superi il 20% i limiti medesimi. La resa massima delle uve in vino non deve essere superiore al 70% per il “Cirò” rosso e rosato e al 72% per il “Cirò” bianco. Qualora la resa uva-vino superi il limite sopra riportato l’eccedenza non avrà diritto alla Doc. Continua a leggere “Vini Cirò”
Vini Bivongi
I vini all’atto dell’immissione al consumo, devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
“Bivongi” rosso:
- Colore: rosso più o meno intenso, tendente al granato con l’invecchiamento;
- odore: vinoso, caratteristico, delicato;
- sapore: secco, armonico, gradevole, talvolta fruttato;
- Titolo alcolimetrico volumico totale minimo: 12%;
- acidità totale minima: 4,5 per mille;
- estratto secco netto minimo: 20 per mille.
“Bivongi” rosato:
- colore: rosato più o meno intenso;
- odore: vinoso, caratteristico;
- sapore: secco, gradevole, fruttato;
- titolo alcolimetrico volumico totale minimo: 11,5%;
- acidità totale minima: 4,5 per mille;
- estratto secco netto minimo: 16 per mille.
“Bivongi” bianco:
- colore: paglierino più o meno intenso;
- odore: vinoso, gradevole;
- sapore: secco, gradevole, fruttato;
- titolo alcolimetrico volumico totale minimo: 10,5%;
- acidità totale minima: 4,5 per mille;
- estratto secco netto minimo: 15 per mille.
Raffioli
I rafioli originariamente venivano consumati come dolci tipici delle feste di matrimonio delle donne nobili, ma venivano anche degustati con il vino che una volta era chiamato “Greco di Gerace” (l’attuale Greco di Bianco a Denominazione di Ogirine Controllata), un passito molto pregiato che veniva prodotto nelle colline antistanti Gerace.