I mostaccioli sono dolci antichissimi. Il nome deriva dal latino mustaceus o mustaceum antica focaccia per nozze, cotta al forno sopra foglie di lauro (Y.B. Marzano 1928). Fanno parte della tradizione dolciaria calabrese, sono particolarmente ricercati, soprattutto in occasione di sagre e feste patronali. La loro peculiarità risiede, oltre che nel prevalente utilizzo di miele, nelle forme raffiguranti figure storiche o di animali.
LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.
TECNICHE DI LAVORAZIONE: Inizialmente si procede alla liquefazione del miele mediante riscaldamento. Si ammassa la farina sulla spianatoia si unisce il liquore e il miele. Quindi si impasta e si lavora il tutto fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo come quello del pane. si stende poi con il matterello una sfoglia alta cm. 1,5. Si inizia quindi la lavorazione manuale della pasta creando varie forme (pesci, cavalli, bamboline, ecc.) con un meticoloso ed accurato lavoro di intaglio. Realizzate le forme volute si decorano con piccoli quadratini colorati di alluminio. Quindi, si dispongono i mostaccioli su una piastra da forno imburrata, si infornano a 150°C e si lasciano raffreddare.
PERIODO DI LAVORAZIONE: Tutto l’anno.
territorio = VV
INGREDIENTI UTILIZZATI: Farina tipo “00”, miele di fichi o di api, zucchero, olio d’oliva, succo d’arancia, lievito, liquore.
FORMA: Varia.
DIMENSIONE MEDIE: Varia.
PESO MEDIO: Da 100 a 250 gr.
SAPORE: Dolce.
ODORE: Miele.
COLORE: Ambrato.