più che una ricetta una vera e propria tradizione, tramandata da generazione in generazione
LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.
TECNICHE DI LAVORAZIONE: Il pesce fresco, messo in salamoia dentro grossi contenitori di vetro, è decapitato ed eviscerato. Lavato in acqua e sale è collocato a strati su ognuno dei quali viene messo del sale grosso e peperoncino che, a scelta, può essere dolce o piccante. Dopo una settimana, durante la quale il pesce elimina acqua e grassi, le scatole vengono pressate e sistemate a torre una sopra l’altra. Inizia così la fase di definitiva spurgatura dei grassi, che la salamoia quotidinamente aggiunta, porta in superficie. Dopo circa un periodo di 2 mesi, le alici vengono di nuovo accuratamente lavate per eliminare il sale precedente e poi successivamente risalate e pepate con pepe rosso e finocchio selvatico. Completato il ciclo, le scatole sono chiuse ermeticamente e messe in commercio.
PERIODO DI LAVORAZIONE: Dal mese di marzo a giugno.
MATURAZIONE STAGIONATURA DEL PRODOTTO: Il prodotto una volta messo nei contenitori viene fatto stagionare in ambienti freschi (cantine) o in apposite celle frigorifere e zavorrate con speciali pesi a temperatura di 6-7°C per un periodo di circa 6 mesi – un anno.
territorio = TUTTE
INGREDIENTI UTILIZZATI: Alici, sale, pepe rosso, finocchio selvatico.
FORMA: Allungata leggermente tozza.
DIMENSIONI MEDIE: 9-10 cm.
PESO MEDIO: 500 grammi la confezione.
SAPORE: Gradevole e un po’ piccante.
ODORE: Intenso.
COLORE: Rossiccio.
tradizione = Tale conserva è nata come prodotto tipicamente realizzato dagli stessi pescatori. La produzione si è poi estesa anche ad altri soggetti operanti nel settore alimentare. Un tempo i pescartori tenevano il prodotto nelle cantine, luogo in cui la conservazione avviene a livelli ottimali, al pari dei salumi e dei formaggi. Il pesce lasciava le cantine annualmente. Attualmente la versione delle sarde ed acciughe al peperoncino destinato al mercato viene prodotta solo in Calabria da piccoli produttori in quantità limitate.Presso testi di cucina calabrese esiste documentazione in grado di comprovare la tradizionalità del prodotto.