Author : marco

Alici salate (Alici salati)

alici salate

Il metodo della salatura delle alici è un’antica attività già svolta nell’Alto Medioevo. Veniva utilizzata principalmente dalle popolazioni della costa per conservare le alici. Questi pesci infatti vengono pescati in quantità abbondanti principalmente in primavera ed estate e hanno una limitatissima capacità di conservazione. Continua a leggere “Alici salate (Alici salati)”

Aguglie o Costardelle fritte

La maniera di cucinare il pesce cambia anche da paese a paese e questo avviene per il pesce più originale… e volgare della gastronomia bruzia, come le “costardelle”, le sarde, i “pisantuni”(della famiglia dei tonnidi), la “cicirella”, la “fravaglia” (miscuglio di piccoli pesci), la “spatola” (pesce sciabola o vela) e così via. E’ una ricetta molto semplice, che è opportuno ricordare, tenuto conto che è una pietanza molto diffusa nella Calabria meridionale, tipica dei mesi estivi durante i quali la pesca delle aguglie e, soprattutto, delle costardelle, è abbondantissima. Se ne ritrova citazione in “Reggio Calabria arcobaleno d’Italia” a cura dell’A.A.S.T. di Reggio Calabria. La ricetta è riportata su “La buona cucina di Calabria” a cura di Carlo Baccellieri – Edizioni Reghion- Reggio di Calabria, 1976.
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Acciughe marinate

acciughe_marinate
acciughe_marinate

Le alici fritte marinate sono un antipasto semplice ma allo stesso modo stuzzicante: si preparano aprendo le alici a libro, infarinandole e friggendole per poi lasciarle marinare per una nottata in un composto di aceto, vino bianco, peperoncino, cipolla e aglio.

Le alici marinate sono una pietanza per chi ama il sapore agre dell’aceto e la semplicità delle carni delicate delle alici.

 

 

 

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Uova strapazzate con pomodoro (Sursuminata)

Uova-Strapazzate-al-Pomodoro-sursuminata
Uova-Strapazzate-al-Pomodoro-sursuminata

Le uova strapazzate al pomodoro sono un secondo piatto veloce anzi velocissimo da realizzare ideale quando uno è di fretta o non ha voglia di cucinare piatti elaborati.

Le uova strapazzate al pomodoro le preparo con la passata di pomodoro perchè in famiglia non amano la versione con i pomodorini freschi……le ricette si devono anche adattare in base ai gusti della famiglia!

 

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Uova e curcuci (Ova chi curcuci)

curcuci
curcuci

I “curcuci”, sono i residui che si concentrano nel fondo della “caddara” dopo la preparazione delle “frittole”. Sono pezzettini di carne e grasso e si conservano in contenitori per essere degustati durante tutto  l’anno in quelle che sono delle specialità gastronomiche di Reggio Calabria.

I curcuci si possono consumare semplicemente facendoli “squagliare” piastrandoli  con il pane di grano o facendo delle bruschette al forno. Sono ottime per insaporire la pasta e fagioli o accompagnate alle uova fritte.

Una pietanza particolare, nella quale questo alimento è ingrediente fondamentale, è la polenta con broccoli e curcuci.

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Riso di magro (Granu mariu, Risu mariu)

riso_di_magro
riso_di_magro

Consigliamo questa ricetta a chi è particolarmente attento alla linea. Abbiamo abbinato ingredienti semplici ma il risultato è stato sorprendente, anche in assenza di olio. Al palato risulterà gustoso e raffinato, ma soprattutto semplice da realizzare con la possibilità di mangiarlo come piatto caldo o tipo insalata.

 

 

 

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Pomodori ripieni (Pummaroro chini)

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Lavare i pomodori e svuotarli del loro interno facendo un foro sulla calotta. Preparare il pangrattato  con abbondante formaggio pecorino, prezzemolo ed aglio tritati, capperi, un pizzico di sale e qualche goccia di olio. Riempire con il composto i pomodori, disporli in una teglia, cospargerli con olio e cucinare in forno.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Periodo estivo.

territorio = RC

INGREDIENTI UTILIZZATI: Pomodori, pangrattato, formaggio pecorino, prezzemolo, capperi, aglio, olio d’oliva, sale.

DIMENSIONI MEDIE: 7 cm. di lunghezza e 3 di larghezza.

PESO MEDIO: 30 gr.

SAPORE: Deciso e leggermente acidulo.

ODORE: Delicato.

tradizione = Tipico contorno della stagione estiva.La ricetta è riportata su “La buona cucina di Calabria” a cura di Carlo Baccellieri – Edizioni Reghion- Reggio di Calabria, 1976.

Polpette di melanzana (Purpetti i mulingiana)

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Scottare le melanzane in acqua bollente; tritarle grossolanamente e mescolarle con la mollica di pane, formaggio pecorino, prezzemolo, aglio, sale e pepe nero. Pressare il composto tra le mani e preparare le polpette; passarle nel pangrattato e friggerle in abbondante olio.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Da giugno a settembre.

territorio = TUTTE

INGREDIENTI UTILIZZATI: Melanzane, mollica di pangrattato, uovo, formaggio pecorino, prezzemolo, aglio, sale e pepe nero.

FORMA: Rotonda appiattita.

DIMENSIONI MEDIE: 5 cm. di diametro ed alta 1 cm.

PESO MEDIO: 20 gr.

SAPORE: Appetitoso e pungente.

ODORE: Gradevole.

tradizione = “L’impronta più consistente che la civiltà araba lasciò nella gastronomia calabrese fu l’introduzione della melanzana (o petronciana, gli arabi la chiamavano badanzana).” da “Lineamenti storici della gastronomia calabrese” di Giuseppe Polimeni, su Calabria Sconosciuta anno V – n.20 (ottobre-dicembre 1982).La ricetta è riportata su: – “La buona cucina di Calabria” a cura di Carlo Baccellieri – Edizioni Reghion- Reggio di Calabria, 1976.- “Panza china fa cantari – cucina e vini di calabria” di Ottavio Cavalcanti, P. Perri Editore.

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