Belmonte Calabro

Caciocavallo Silano

CACIOCAVALLO_silanoIl “Caciocavallo silano” è un formaggio semiduro a pasta filata prodotto esclusivamente con latte di vacca intero, che è consentito termizzare fino a 58°C, per 30″ in caseificio, con l’obbligo di indicarlo in etichetta, di non più di quattro munte consecutive dei due giorni precedenti a quello della caseificazione, proveniente da allevamenti ubicati nella zona geografica delimitata.

Il Caciocavallo Silano è, senza alcun dubbio, fra i più antichi e tipici formaggi a pasta filata del Mezzogiorno d’Italia. Della sua produzione parlava già Ippocrate, nel 500 a.C., discorrendo dell’arte usata dai Greci nel preparare il “Cacio”. L’origine del nome di questo formaggio sembrerebbe ricollegarsi all’abitudine di appendere le forme a cavallo di un bastone orizzontale. La denominazione Silano, invece, deriva dalle origini antiche del prodotto legate all’altopiano della Sila. Continua a leggere “Caciocavallo Silano”

Taralli bianchi o Taralli da zi Anna

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Si impastono gli ingredienti manualmente e dopo amalgamati gli si da la forma e vengono calati in acqua bollente per pochi minuti. Successivamente vengono intaccati con un coltello lateralmente e messi in forno. Tolti dal forno si fanno raffreddare e vengono immersi in una soluzione di acqua e zucchero sciolto in una pentola sul fuoco.

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Tutto l’anno.

territorio = CS

INGREDIENTI UTILIZZATI: Farina tipo “00”, uova, acqua, zucchero.

FORMA: Rotonda con foro centrale.

DIMENSIONI MEDIE: Diametro 6 cm.

PESO MEDIO: 70/100 gr.

SAPORE: Dolce.

ODORE: Gradevole.

COLORE: Bianco.

AREA DI PRODUZIONE: Belmonte Calabro (CS).

Questi prodotti venivano preparati in Calabria dalle contadine in occasione delle feste patronali. Durante le processioni ed i pellegrinaggi ai santuari, i taralli bianchi, decoravano le statue dei santi patroni. Le fanciulle vergini vestite di bianco le infilavano alle braccia come se fossero dei bracciali, ciò spiega la loro forma. I taralli, quindi, erano offerte votive di grande valore simbolico che nel tempo hanno perso il loro stupendo significato.

Pizziccull’ova

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

pizzacculoviTECNICHE DI LAVORAZIONE: In una terrina sbattere 6 uova. Aggiungere lo zucchero ed il latte e successivamente, il lievito, lo strutto e la vaniglia. Setacciare la farina e lasciarla cadere a fontana sulla spianatoia. Disporre al centro l’impasto precedente. Impastare delicatamente, formare una pasta e lasciarla riposare per circa 6 ore, impastare ancora velocemente e formare delle pagnottelle adatte “pupille” e sistemare nel centro delle uova fresche, pressando lievemente. Lasciare riposare le forme per altre 4 ore. Ungere d’olio le teglie, infarinare e disporre le forme. Passare in forno a 200°C per il tempo necessario.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Tutto l’anno.

CONSERVAZIONE: Circa 20 giorni.

territorio = CS

INGREDIENTI UTILIZZATI: Farina, zucchero, uova, lievito, strutto, latte e vaniglia.

FORMA: Ovale.

DIMENSIONI MEDIE: Varie.

PESO MEDIO: 100 gr.

SAPORE: Dolce.

ODORE: Delicato.

COLORE: Giallo.

AREA DI PRODUZIONE: Amantea – Belmonte Calabro (CS).Prodotto tradizionale della pasticceria familiare e aziendale del basso tirreno cosentino.

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