Turdilli (Turdiddri)
Questi dolci, tipicamente delle zone del cosentino, fanno ormai parte della tradizione dolciaria natalizia. Consumati freddi vengono solitamente accompagnati da liquori dolci o vini liquorosi. Esiste documentazione che comprova la tradizionalità del prodotto presso testi di cucina calabrese e di storia delle tradizioni popolari.
Taralli bianchi o Taralli da zi Anna
LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.
TECNICHE DI LAVORAZIONE: Si impastono gli ingredienti manualmente e dopo amalgamati gli si da la forma e vengono calati in acqua bollente per pochi minuti. Successivamente vengono intaccati con un coltello lateralmente e messi in forno. Tolti dal forno si fanno raffreddare e vengono immersi in una soluzione di acqua e zucchero sciolto in una pentola sul fuoco.
LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Tutto l’anno.
territorio = CS
INGREDIENTI UTILIZZATI: Farina tipo “00”, uova, acqua, zucchero.
FORMA: Rotonda con foro centrale.
DIMENSIONI MEDIE: Diametro 6 cm.
PESO MEDIO: 70/100 gr.
SAPORE: Dolce.
ODORE: Gradevole.
COLORE: Bianco.
AREA DI PRODUZIONE: Belmonte Calabro (CS).
Questi prodotti venivano preparati in Calabria dalle contadine in occasione delle feste patronali. Durante le processioni ed i pellegrinaggi ai santuari, i taralli bianchi, decoravano le statue dei santi patroni. Le fanciulle vergini vestite di bianco le infilavano alle braccia come se fossero dei bracciali, ciò spiega la loro forma. I taralli, quindi, erano offerte votive di grande valore simbolico che nel tempo hanno perso il loro stupendo significato.