Un antipasto molto sfizioso e gustoso da servire come prima portata durante un pranzo o una cena a base di pesce.La neonata, detta anche bianchino,gianchetti, pesce ghiaccio ,novellame o come la chiamiamo noi in calabria ” rosamarina” sono i piccoli delle acciughe o delle sardine che vengono utilizzati in cucina per preparare anche primi e secondi piatti, con ricette diverse.Oltre a gustarle calde potete mangiarle anche fredde. Sono ottime.
LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.
TECNICHE DI LAVORAZIONE: Lavare con cura la neonata (pesciolini appena sgusciati dalle uova), passarle nella pastella fatta con acqua, farina, sale, prezzemolo tritato e pepe nero. Prendere l’impasto con il cucchiaio e versarlo in olio bollente.
PERIODO DI LAVORAZIONE: Dal mese di giugno al mese di settembre.
territorio = RC
INGREDIENTI UTILIZZATI: Neonata, acqua, farina, prezzemolo, olio, sale.
FORMA: Ovale.
DIMENSIONI MEDIE: 7*3 cm., alte circa 1 cm.
PESO MEDIO: 25 gr.
SAPORE: Consistente e pieno.
ODORE: Deciso.
AREA DI PRODUZIONE: Area della Costa Viola in Provincia di Reggio Calabria.La maniera di cucinare il pesce cambia anche da paese a paese e questo avviene per il pesce più originale..e volgare della gastronomia bruzia, come le “costardelle”, le sarde, i “pisantuni”(della famiglia dei tonnidi), la “cicirella”, la “fravaglia” (miscuglio di piccoli pesci), la “spatola” (pesce sciabola o vela) e così via.Prelibata era l'”afia”, cioè la nostra nannata, che Virgilio chiamerà dopo bianco “liquamen” tratto da “Lineamenti storici della gastronomia calabrese” di Giuseppe Polimeri pubblicato su Calabria Sconosciuta – anno V- n.20 (ottobre-dicembre 1982).La ricetta è riportata su “Panza china fa cantari – cucina e vini di calabria” di Ottavio Cavalcanti, P.Perri Editore.