Peperone Roggianese (Pipazzi Ruggianisi, Zafarani)

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Si utilizzano le stesse tecniche di coltivazione usate per gli ortaggi in generale.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Primaverile – estivo.

CONSERVAZIONE: Il peperone viene raccolto a maturazione rossa per l’essiccamento; poi infilato in collane e lasciato all’aria, intero, perché si disidrati. Successivamente si consuma in inverno. A volte viene essiccato a fette posto sui cannizzi.

territorio = CS

FORMA: Mezzo corno.

DIMENSIONI MEDIE: Da 10 a 20 cm. di lunghezza.

PESO MEDIO: 40-70 gr.

SAPORE: Dolce – Piccante gradevole.

ODORE: Tipico.

COLORE: Verde – rosso.

tradizione = Il peperone roggianese è solo piccante, solo per evoluzione del gusto è stato progressivamente sostituito con la varietà dolce, più gradita sul mercato. La varietà piccante, a forma tipica di mezzo corno, è a rischio di estinzione. I peperoni freschi vengono cucinati nel modo tradizionale in associazione con patate o con melanzane oppure interi da soli. I peperoni essiccati, invece, si consumano in inverno, fatti rinvenire in olio bollente (in dialetto: arraganati). Il prodotto deve la sua tradizionalità sia alla particolarità della cultivar, peperone roggianese, sia alla tecnica di produzione rimasta invariata nel tempo. Le particolari condizioni pedoclimatiche della Media Valle del Crati, conferiscono al peperone roggianese una qualità organoletticamente superiore a quelle di altri peperoni prodotti in regione. Esiste documentazione che comprova la tradizionalità del prodotto con la presenza di trecce di prodotto essiccato in foto storiche e in riferimenti bibliografici sulla tipicità dei prodotti calabresi.

Peperone Roggianese (Pipazzi Ruggianisi, Zafarani)

2 commenti su “Peperone Roggianese (Pipazzi Ruggianisi, Zafarani)

  1. Ciao Pietro, grazie per il tuo commento. La fonte del testo è il Dipartimento regionale Agricoltura e Risorse Agroalimentari, e più precisamente la scheda per la richiesta di riconoscimento come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (così come definito dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali). Solitamente queste schede vengono presentate da consorzi di produttori locali o da enti e associazioni che promuovono le tradizioni della propria terra. In questa scheda, ad esempio, si ricorda come il Peperone Roggianese nasca come varietà esclusivamente piccante, per poi essere affiancato (se non addirittura “sostituito”) dalla varietà dolce “più gradita sul mercato”. Questa evoluzione, si spiega poi, ha addirittura portato la varietà piccante al rischio di estinzione!
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