Frittelle di fiori di zucca (Sciuriddi)
Pietanza tradizionale delle popolazioni poco abbienti, la cui condizione stimolava la fantasia delle massaie, che dovevano far fronte ad uno stato profondo di povertà sociale. Si spiega, così, la massiccia presenza di verdure e prodotti poveri utilizzati per fronteggiare l’indisponibilità di elementi pregiati o costosi come la carne, il pesce, ed il burro. Citata su “Vini e cibi della Calabria” di Albani e Bonacina, edizione effemme – Chiaravalle Centrale, 1977.
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Frittata pasquale
LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.
TECNICHE DI LAVORAZIONE: Sbattere le uova, aggiungere la ricotta, la salsiccia, il formaggio pecorino, le curcuci. Imbiondire in una padella l’aglio tritato nell’olio caldo e versare il composto. A fine cottura aggiungere il prezzemolo tritato.
PERIODO DI LAVORAZIONE: Tutto l’anno.
territorio = RC
INGREDIENTI UTILIZZATI: Ricotta, salsiccia, uova, formaggio pecorino, curcuci o frittole conservati nello strutto, prezzemolo sale ed aglio.
FORMA: Rotonda.
DIMENSIONI MEDIE: Varie.
PESO MEDIO: Varie.
SAPORE: Pieno e gustoso.
ODORE: Intenso.
AREA DI PRODUZIONE: Bova (RC).
Pietanza legata alla festività pasquale…si racconta che è tradizione mangiarla a colazione la mattina di Pasqua.
Taglierini e ciciri o Laganelle e ciciri
LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.
TECNICHE DI LAVORAZIONE: Lavorare la farina con l’acqua a mano fino ad ottenere una sfoglia morbida. Tirarla con il laganature o schianaturi (antesignano del moderno matterello), avvolgerla su se stessa e tagliarla con un coltello ricavando le laganelle (tagliatelle), larghe circa 5 mm.Mettere a bagno i ceci dalla sera precedente e cuocerli, in un tegame di terracotta direttamente sul fuoco, in abbondante acqua salata senza alcun condimento, ma con l’aggiunta di due foglie di alloro. A cottura ultimata aggiungere le tagliatelle già lessate e amalgamare il tutto con olio crudo e prezzemolo tritato.
PERIODO DI LAVORAZIONE: Tutto l’anno.
territorio = RC
INGREDIENTI UTILIZZATI: Ceci, farina, acqua, alloro, prezzemolo e sale.
SAPORE: Gustoso e leggermente dolciastro.
ODORE: Aromatico.
AREA DI PRODUZIONE: Area greacanica della Provincia di Reggio Calabria.
E’ il piatto rituale del due novembre, commemorazione dei defunti.La ricetta è riportata da Ottavio Cavalcanti su “Panza chjina fa cantari – cucina e vini di Calabria” P. Perri Editore.
Pizza alla reggina (Pitta a riggitana)
LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.