lavorazione = Semina effettuata dopo il 13 giugno (gli agricoltori sostengono che la semina effettuata in questo periodo concorre ad evitare lo sviluppo del tonchio) con preparazione del terreno tramite aratura, frangizollatura e successiva deposizione del seme nelle fossette. Le fossette di forma quadrata vengono disposte in file binate.Messa in opera (a 10 giorni dall’emergenza delle piantine) di paletti di castagno per il sostegno delle piante.Operazioni colturali: irrigazione secondo la tecnica tradizionale a scorrimento; lotta alle malerbe con metodi tradizionali (manualmente con l’ausilio di zappette e piccoli mezzi meccanici); raccolta dei baccelli secchi effettuata manualmente nel mese di ottobre.
territorio = CS
TERRITORIO INTERESSATO DALLA PRODUZIONE: Provincia di Cosenza nell’Area del Parco nazionale del Pollino (Comuni di Mormanno, Laino Castello e Laino Borgo).
tradizione = Attualmente il fagiolo Poverello si coltiva nel territorio di origine su una superficie complessiva di 30 Ha. Le testimonianze degli agricoltori più anziani ricordano che tale coltura, negli anni passati, si coltivava su una superficie di 1.000 Ha. Secondo alcuni esperti, le particolari caratteristiche organolettiche dovute al sapore delicato e la facilità della cottura conferiscono a questo fagiolo ottime caratteristiche qualitative.Questa varietà , inoltre, presenta una notevole resitenza genetica alle principali malattie fungine del fagiolo (Antracnosi e Rizoconiosi) e altresì una notevole resistenza agli attacchi di ragnetto rosso. Il tonchio, inoltre, non è stato riscontrato sul fagiolo poverello bianco negli stessi ambienti. Le caratteristiche dell’ecotipo locale sono naturalmente determinate anche dall’ambiente pedoclimatico specifico.