petrali
petrali

Dolce tradizionale legato alla festività del Natale, diffuso in tutta la provincia di Reggio Calabria. La ricetta è riportata da Carlo Baccellieri su “La buona cucina di Calabria”, Edizioni Reghion – Reggio Calabria, 1976.

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Pulire i fichi secchi e calarli nell’acqua bollente e lasciarli per qualche minuto; asciugarli e sminuzzarli e porli in una zuppiera. Sbollentare le mandorle e le noci, sbucciarle e farle tostare per qualche minuto in una teglia. Aggiungete le mandorle e le noci ai fichi e mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo, aggiungere il cedro candito e la buccia di arancia a pezzetti. Ponete l’impasto così ottenuto in una pentola, unire il vin cotto. Togliere dal fuoco e lasciare riposare.Preparare la pasta esterna lavorando la farina con lo zucchero, lo strutto, e l’ammoniaca. Tirare una sfoglia e, con l’ausilio di un bicchiere, ricavare dei tondini del diametro di 10 – 12 cm. Mettere un cucchiaio del composto di fichi su ogni tondino in modo da formare una mezzaluna. Sigillare i bordi esercitando una leggera pressione con i denti di una forchetta. Cuocere in forno, a fine cottura ricoprire con una glassa bianca od al cioccolato e, sopra questa, spolverare confettini multicolore di zucchero, detti “riavulicchi”.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Tutto l’anno.

territorio = RC

INGREDIENTI UTILIZZATI: Farina, strutto, uova, ammoniaca per dolci, fichi secchi, mandorle e noci sgusciate, vino cotto, cedro candito, buccia d’arancio, glassa bianca, rosa o nera.

FORMA: Semiluna.

DIMENSIONI MEDIE: 7 cm.

PESO MEDIO: 40 gr.

SAPORE: Gustoso e morbido.

ODORE: Intenso e fruttato.

Petrale (Petrali)

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