Involtini di spatola (‘nvoltini i spatula)
Il pesce sciabola, o spatola, come viene più spesso chiamato alle nostre latitudini, è un pesce delicatissimo, versatile ed economico. Vedrete che delizia questi involtini di spatola, niente da invidiare a quelli di pescespada! Continua a leggere “Involtini di spatola (‘nvoltini i spatula)”
Involtini di pesce spada
Piatto tipico dei comuni che si affacciano sullo stretto di Messina, molto diffusi sulla costa tirrenica e ionica Calabrese
La sagra del pesce spada si tiene la seconda domenica di luglio a Bagnara Calabra.
Tarallini al peperoncino (Taradduzzi piccanti)
LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Miste.
TECNICHE DI LAVORAZIONE: Si prepara la pasta lavorando la farina con acqua salata, aggiungendo poco a poco l’olio mescolato nel vino bianco. Successivamente si aggiungono i semi di anice o di finocchio ed il peperoncino. L’impasto ottenuto viene lavorato fino ad ottenere delle lunghe strisce tonde che vengono tagliati in piccoli pezzi. Questi vengono, quindi, chiusi a forma circolare e messi in acqua bollente per alcuni minuti. Lasciati raffreddare vengono successivamente infornati per circa 20 minuti.
LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Tutto l’anno.
territorio = TUTTE
INGREDIENTI UTILIZZATI: Farina tipo “00”, acqua, sale, olio di oliva, vino bianco, peperoncino rosso piccante macinato, semi di finocchio o di anice.
FORMA: Rotonda con foro centrale.
DIMENSIONI MEDIE: Diametro circa 2 cm.
PESO MEDIO: Pacchetti da 300 e 400 gr.
SAPORE: Gradevole.
ODORE: Gradevole.
COLORE: Dorato tendente al rosato.
tradizione = Questi prodotti venivano preparati in Calabria dalle contadine in occasione delle feste patronali. Durante le processioni ed i pellegrinaggi ai santuari, i taralli, decoravano le statue dei santi patroni. Le fanciulle vergini vestite di bianco le infilavano alle braccia come se fossero dei bracciali, ciò spiega la loro forma. I taralli, quindi, erano offerte votive di grande valore simbolico che nel tempo hanno perso il loro stupendo significato.
Taralli morbidi (Taraddri)
LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Miste.
TECNICHE DI LAVORAZIONE: Si lavora la pasta del pane con le uova, aggiungendo lo strutto e il miele. Il composto si modella a cannelli formando con essi delle ciambelle che vengono immersi per pochi istanti, una per volta, in una pentola d’acqua in ebollizione. Si sistemano i taralli sulla placca del forno leggermente unta d’olio e si fanno cuocere finchè non risultano ben dorati.
PERIODO DI LAVORAZIONE: Tutto l’anno.
territorio = TUTTE
INGREDIENTI UTILIZZATI: Farina tipo “00”, acqua, sale, olio di oliva o strutto, miele, uova.
FORMA: Rotonda con foro centrale.
DIMENSIONI MEDIE: Diamestro da circa 2 cm.
PESO MEDIO: Pacchetti da 300 a 400 gr.
SAPORE: Gradevole secondo il tipo di seme.
ODORE: Gradevole.
COLORE: Dorato.
tradizione = Questi prodotti venivano preparati in Calabria dalle contadine in occasione delle feste patronali. Durante le processioni ed i pellegrinaggi ai santuari, i taralli, decoravano le statue dei santi patroni. Le fanciulle vergini vestite di bianco le infilavano alle braccia come se fossero dei bracciali, ciò spiega la loro forma. I taralli, quindi, erano offerte votive di grande valore simbolico che nel tempo hanno perso il loro stupendo significato.
Taralli bianchi o Taralli da zi Anna
LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.
TECNICHE DI LAVORAZIONE: Si impastono gli ingredienti manualmente e dopo amalgamati gli si da la forma e vengono calati in acqua bollente per pochi minuti. Successivamente vengono intaccati con un coltello lateralmente e messi in forno. Tolti dal forno si fanno raffreddare e vengono immersi in una soluzione di acqua e zucchero sciolto in una pentola sul fuoco.
LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Tutto l’anno.
territorio = CS
INGREDIENTI UTILIZZATI: Farina tipo “00”, uova, acqua, zucchero.
FORMA: Rotonda con foro centrale.
DIMENSIONI MEDIE: Diametro 6 cm.
PESO MEDIO: 70/100 gr.
SAPORE: Dolce.
ODORE: Gradevole.
COLORE: Bianco.
AREA DI PRODUZIONE: Belmonte Calabro (CS).
Questi prodotti venivano preparati in Calabria dalle contadine in occasione delle feste patronali. Durante le processioni ed i pellegrinaggi ai santuari, i taralli bianchi, decoravano le statue dei santi patroni. Le fanciulle vergini vestite di bianco le infilavano alle braccia come se fossero dei bracciali, ciò spiega la loro forma. I taralli, quindi, erano offerte votive di grande valore simbolico che nel tempo hanno perso il loro stupendo significato.
Susumelle, Susamelle o Susumelli (Pitte di San Martino)
TECNICHE DI LAVORAZIONE: La lavorazione inizia con la miscelazione di tutti gli ingredienti ed il relativo procedimento di impasto. Terminata tale fase inizia il modellaggio del prodotto quindi si procede al taglio dello stesso teso a realizzare dei panetti ovali della misura di circa 10 cm. Terminato questo procedimento, le susumelle si infornano per circa 30 minuti. Una delle loro varianti è la possibilità di ricoprire gli stessi con cioccolato bianco o nero. Infine, vengono posti nei vassoi appositi al consumo.
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Stomatico
Prodotto tradizionale della pasticceria familiare e aziendale del comprensorio della locride.