Pasta, panetteria, pasticceria

Sorbetto al bergamotto

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Miste.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Sciogliere lo zucchero in acqua ed aggiungere il succo di bergamotto ed il neutro, fare mantecare per circa dieci minuti alla temperatura di -8°C. Conservare nelle campane d’acciaio a 12°C.

sorbetto al bergamotto

PERIODO DI LAVORAZIONE: Tutto l’anno.

territorio = RC

INGREDIENTI UTILIZZATI: Zucchero, acqua, succo di bergamotto, neutro.

SAPORE: Fresco.

ODORE: Tipico del bergamotto.

tradizione = Il bergamotto è un agrume che ha un eccellente areale di coltivazione in Provincia di Reggio Calabria. Esso viene utilizzato non solo come essenza in profumeria, ma anche in pasticceria e per la produzioni di prodotti tipici. L ‘utilizzo del bergamotto nella produzione dolciaria, risale alle tavole imbandite e ai celeberrimi banchetti del rinascimento. L’arte e la creatività dei maestri pasticceri di Reggio Calabria hanno valorizzato attraverso diverse elaborazioni il sapore insolito di questo agrume. Il Sig. Marino, titolare della pasticceria “Il Bergamotto”, ha fatto di questo frutto tipico l’ingrediente base di molti dolci, circa 25, della sua produzione. Tra questi le paste di mandorla arricchite dalla marmellata di bergamotto ed il sorbetto al bergamotto sono quelli maggiormente rappresentativi.La particolare sensazione di freschezza che rimane in bocca dopo aver degustato il sorbetto al bergamotto del Sig. Marino è da attribuire alla sua abilità nel bilanciare nel modo migliore gli ingredienti, è stato definito dai migliori pasticceri nazionali come “il sorbetto che mancava”. Questo prodotto è stato degustato al Florian di Venezia, al caffè Greco di Roma, al Casinò di Sanremo, a Palazzo Chigi, etc.. Inoltre, è stato presentato in almeno 15 trasmissioni televisive di prima fascia sulle reti nazionali.

Sguta (‘nguta)

Il giorno di pasquetta (lunedì dell’Angelo) viene realizzata nel Comune di Siderno (RC) la sagra della Sguta.Nel periodo che precede la Pasqua e nel giorno di pasquetta la sguta viene consumata con fave e soppressata, capicollo, lardo, caciocavallo di Ciminà. Il gusto dolce della sguta esalta il gusto salato e piccante dei salumi e il gusto amaro delle fave.

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Scalille (Scaliddri)

scaliddri
scaliddri

Questi dolci, tipicamente delle zone del cosentino, fanno ormai parte della tradizione dolciaria natalizia. Consumati freddi vengono solitamente accompagnati da liquori dolci o vini liquorosi. Presso testi di cucina calabrese e di storia delle tradizioni popolari esiste la documentazione che comprova la tradizionalità del prodotto.

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Scaldatelle (Scaldateddi)

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Lavorare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo, lasciare lievitare; fare delle ciambelle ed immergerle in acqua bollente, appena salgono in superficie toglierle dall’acqua con una schiumarola, disporle in una teglia ed infornare. Variante con semi di finocchio selvatico a sostituzione dell’anice.

scaldatelle

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Sanguinaccio (Sancelu, Sangiaru, Sangieri)

sanguinaccioLAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Importante nella lavorazione del “sancelu” sono le quantità di ingredienti da utilizzare che consistono in 2/3 di vino cotto ed 1/3 di sangue con l’aggiunta di zucchero. Gli ingredienti così preparati, si lasciano cuocere in un pentolone di rame stagnato sulla brace, man mano si aggiunge la frutta secca e la cioccolata. Quello che si ottiene è una crema dolce molto particolare.

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Sammartine (Pitte)

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Miste.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Si macinano i fichi, si amalgamano con gli altri ingredienti, si impastano con il vino cotto e si fa riposare il tutto per un giorno. si prepara la pasta esterna, si fanno le forme e si mettono in forno.

sammartine

PERIODO DI LAVORAZIONE: Dal mese di novembre al mese di gennaio.

CONSERVAZIONE: Il prodotto si presta a lunga conservazione in luogo asciutto.

territorio = RC

INGREDIENTI UTILIZZATI: Impasto: fichi secchi, noci, mandorle, uva passa, zucchero, garofano, cannella, vino cotto, buccia di mandarino, liquore. Pasta esterna: farina, zucchero, uova, strutto.

FORMA: Varie.

DIMENSIONI MEDIE: Varie.

PESO MEDIO: 50-70 gr.

SAPORE: Semidolce.

ODORE: Gradevole.

COLORE: Bianco sporco.

AREA DI PRODUZIONE: Comuni della Locride (Provincia di Reggio Calabria).Prodotto tradizionale della pasticceria familiare e aziendale del comprensorio della Locride.

Raffioli

I rafioli originariamente venivano consumati come dolci tipici delle feste di matrimonio delle donne nobili, ma venivano anche degustati con il vino che una volta era chiamato “Greco di Gerace” (l’attuale Greco di Bianco a Denominazione di Ogirine Controllata), un passito molto pregiato che veniva prodotto nelle colline antistanti Gerace.

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Pizziccull’ova

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

pizzacculoviTECNICHE DI LAVORAZIONE: In una terrina sbattere 6 uova. Aggiungere lo zucchero ed il latte e successivamente, il lievito, lo strutto e la vaniglia. Setacciare la farina e lasciarla cadere a fontana sulla spianatoia. Disporre al centro l’impasto precedente. Impastare delicatamente, formare una pasta e lasciarla riposare per circa 6 ore, impastare ancora velocemente e formare delle pagnottelle adatte “pupille” e sistemare nel centro delle uova fresche, pressando lievemente. Lasciare riposare le forme per altre 4 ore. Ungere d’olio le teglie, infarinare e disporre le forme. Passare in forno a 200°C per il tempo necessario.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Tutto l’anno.

CONSERVAZIONE: Circa 20 giorni.

territorio = CS

INGREDIENTI UTILIZZATI: Farina, zucchero, uova, lievito, strutto, latte e vaniglia.

FORMA: Ovale.

DIMENSIONI MEDIE: Varie.

PESO MEDIO: 100 gr.

SAPORE: Dolce.

ODORE: Delicato.

COLORE: Giallo.

AREA DI PRODUZIONE: Amantea – Belmonte Calabro (CS).Prodotto tradizionale della pasticceria familiare e aziendale del basso tirreno cosentino.

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