DNA Calabro - lametino

Olio extra vergine di oliva Lametia

Di marcoPubblicato il 12 Aprile 2016Taggato 25°, acherentia, acidità, alto crotonese, benincasa, borgese, carolea, cerenzia, colore, conservazione, cosenzia, crotone, delicato, di oliva, enotrie, eufemia, extra, fitofarmaciacido oleico, frantoi, giallo paglierino, industrie agrarie, inseidmaneti abitativi, istituto, kr, lametia, lametino, lamezia terme, leccino, macchia di alessio e ratto, mennola, olio, olive, olivi secolari, olivicoltura, oriente ellenico, pallagorio, panel test, pasta oleosa, pelasgiche, pennulara, perossidi, polifenoli, produzione, proprieà organolettiche, psticidi, raccolta, recipienti, regno delle due sicile, resa, rossaneseettaro, sant'eufemia, sapore, savelli, temperatura, tonda di strongoli, trasporto, trattamento, verde chiaro, vergine, VI secoloNon ci sono commenti

Lavorazione = L’olio extra vergine di oliva Lametia è prodotto da olive sane, staccate direttamente dalle piante a mano ovvero meccanicamente e provengono almeno per il 90% da alberi della cultivar Carolea. La produzione di olive per ettaro non può essere superiore a 13.000 Kg. negli oliveti specializzati con una resa in olio che non può superare il 20%. La raccolta dell olive inizia all’invaiatura e termina entro il 15 gennaio di ogni campagna oleicola. La molitura delle olive avviene entro due giorni dalla raccolta.

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Olio extra vergine di oliva Bruzio

Di marcoPubblicato il 12 Aprile 2016Taggato 25°, acherentia, acidità, alto crotonese, benincasa, borgese, bruzio, carolea, cerenzia, Colline Joniche Presilane, colore, conservazione, corigliano, cosenza, cosenzia, crotone, delicato, di oliva, enotrie, eufemia, extra, fitofarmaciacido oleico, frantoi, giallo paglierino, industrie agrarie, inseidmaneti abitativi, istituto, kr, lametia, lametino, lamezia terme, leccino, macchia di alessio e ratto, mennola, olio, olive, olivi secolari, olivicoltura, oriente ellenico, pallagorio, panel test, pasta oleosa, pelasgiche, pennulara, perossidi, polifenoli, produzione, proprieà organolettiche, psticidi, raccolta, recipienti, regno delle due sicile, resa, rossaneseettaro, rossano, sant'eufemia, sapore, savelli, schiavonea, sibari, sibaritide, temperatura, tonda di strongoli, trasporto, trattamento, valle crati, verde chiaro, vergine, VI secoloNon ci sono commenti

La coltivazione dell’olivo nel cosentino è caratterizzata dalla presenza di cultivar autoctone che, nel corso dei secoli, si sono selezionate grazie alla particolare esposizione dei terreni e all’ambiente pedoclimatico. L’olivicoltura fu introdotta dai Greci e nel corso dei secoli ha consentito di valorizzare vaste aree poco adatte a ospitare altre colture, assumendo una rilevante importanza per l’economia della provincia.

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